//Dieta Mediterranea: ieri, oggi e domani

Dieta Mediterranea: ieri, oggi e domani

Lo studio scientifico sulla Dieta Mediterranea affonda le sue radici nel passato.

La paternità della ricerca è attribuita a Lorenzo Piroddi, uno studioso ligure attivo dalla prima metà del ‘900, che approfondì i legami esistenti tra abitudini alimentari e alcune malattie. Elaborò egli stesso una prima versione della Dieta Mediterranea che prevedeva un uso limitato di grassi animali privilegiando quelli vegetali.

Il primo però che diede visibilità internazionale alla Dieta Mediterranea fu Ancel Keys, un biologo e fisiologo statunitense, nutrizionista alla School of Public Health dell’Università del Minnesota, che ha contribuito al rafforzamento dell’espressione “Dieta Mediterranea” arrivando addirittura a codificare le caratteristiche della Dieta stessa. Ha evidenziato la relazione che intercorre fra alimentazione e malattie cardiovascolari e ciò in particolare attraverso quello che viene conosciuto come “Lo studio dei sette paesi” attraverso il quale ha sottolineato la relazione esistente tra alimentazione dei paesi mediterranei e statistiche sulle patologie dell’apparato cardiocircolatorio. Lo studio ha dimostrato che la causa delle migliori condizioni di salute degli abitanti dei paesi mediterranei, soprattutto per quanto concerne le malattie cardiovascolari, è proprio l’alimentazione. Keys ha reso popolare la Dieta Mediterranea in tutto il mondo. Keys visse a Pioppi, frazione di Pollica, un comune del Cilento per tantissimi anni e ha studiato sul campo gli effetti benefici della dieta mediterranea sulla salute della popolazione, valutandone gli effetti.  Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli progressi nella ricerca in campo alimentare ed è anche aumentata l’attenzione rispetto al rapporto uomo-cibo, anche in relazione alle patologie ad esso connesse che in alcuni casi, sono aumentate. L’obesità, per esempio colpisce sempre più persone in Italia ed in tutto il Mediterraneo. Oggi, quando si parla di ricerca connessa alla Dieta Mediterranea ci si concentra su due aspetti: sugli effetti benefici della Dieta e sul miglioramento delle tecniche di coltivazione e produzione degli elementi della Dieta.

Rispetto ad alcune patologie importanti l’impatto di questo regime alimentare è notevole.

 La dieta mediterranea innanzitutto è un potente alleato contro la carenza di vitamine perché gli alimenti facenti parte di questo regime ne sono ricche.

La Sarcopenia, invece, è una condizione associata all’età, che comporta diminuzione della forza, della massa e della funzione muscolare. Si previene adottando, fin dalla giovane età, un regime alimentare basato sugli alimenti della dieta alimentare, completo e bilanciato e attraverso la pratica regolare di un’attività fisica.

Seguire la dieta mediterranea, inoltre, può proteggere dalla insorgenza di infarto nella popolazione anziana. Tutti i componenti della dieta mediterranea, infatti, hanno elevate quantità di sostanze anti-ossidanti e anti-aterosclerotiche che possono rallentare la progressione di questa condizione. Tra i fattori che possono prevenire l’infarto, la dieta, così come l’attività fisica, gioca un ruolo fondamentale.

La Dieta Mediterranea è un importante alleato contro la sindrome metabolica, ossia quell’insieme di condizioni come l’obesità, il diabete, l’ipertensione arteriosa che espongono un soggetto a elevato rischio cardiovascolare. La Dieta mediterranea limita l’assunzione di alimenti ricchi di grassi saturi come le carni rosse, i formaggi e gli insaccati, responsabili, se in eccesso, di elevati livelli di colesterolo. Prevede piuttosto l’assunzione di elevate quantità di frutta e verdura, ricche di fibre e il consumo di olio di oliva, di noci e di mandorle che regolano la colesterolemia e migliorano la sensibilità all’insulina, riducendo il rischio di diabete di tipo 2. Prevede inoltre il consumo di cibi ad alto contenuto di sostanze antiossidanti come mirtilli, cavolo verde, barbabietola, pomodori, spinaci, e in particolare, aglio e cipolla che contrastano lo sviluppo dell’arteriosclerosi.

Numerosi studi hanno dimostrato inoltre che uno stile alimentare ispirato ai princìpi della Dieta Mediterranea è in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di cancro: i cibi con elevato contenuto di grassi insaturi, fibre, vitamine e oligoelementi, con azione anti-radicali liberi, hanno un importante potere anti-infiammatorio e anti-ossidante.

Infine, la dieta mediterranea è caratterizzata dall’assunzione di grandi quantità di frutta, verdura, cereali, noci, olio d’oliva, moderate quantità di vino, pesce, carni bianche e uova che svolgono tutti un ruolo protettivo per il cervello. Recenti studi dimostrano che la demenza, inclusa la malattia di Alzheimer, da diversi anni è in forte aumento nella popolazione anziana e si stima che nel 2050 più di 150 milioni di persone nel mondo ne saranno affette. Tra i possibili fattori che possono influenzare sia l’insorgenza che la progressione della demenza, lo stile dietetico ha un ruolo importante.

11 marzo 2018|Blog|